BENEDETTA SII TU, UNIVERSALE MATERIA
di Deborah Prati
REGIA
La drammaturgia prende spunto dai testi “Il cuore della materia” e “Inno dell’universo” di Pierre Teilhard De Chardin.
Lo spettacolo vuol essere uno scorcio sul percorso di vita intrapreso da De Chardin e si articola in quattro tappe a partire dalla Materia per arrivare fino a Cristo.
CONTENUTI
“Il Mondo, durante tutta la mia vita, mediante tutta la mia vita, si è via via acceso, infiammato ai miei occhi, sino a diventare attorno a me, luminoso dal di dentro”
Tre attori in scena danno voce alle parole di T. De Chardin, raccontando, mostrando, danzando il suo percorso di vita a partire dalla tanto amata Materia, sterile gleba, dura roccia, potente materia, evoluzione irresistibile attraverso quelle che sono state per lui tappe fondamentali: il Cosmico, l’Umano ed il Cristico.
“ L’Uomo ha il diritto di preoccuparsi del proprio destino
finché si sente smarrito, isolato, nella massa delle cose. Ma deve riprendere allegramente la marcia in avanti non appena scopre che la sua sorte è legata a quella della Natura.”
PIERRE TEILHARD de CHARDIN
Nato in Francia nel 1881 e morto a New York nel 1955, è tra gli scrittori cristiani più letti del XX secolo.
Sacerdote, gesuita e scienziato, la sua vita si svolse in Francia, dove fu docente di geologia all'Institute Catholique di Parigi, successivamente in Cina per circa un ventennio e negli ultimi anni della sua vita negli Stati Uniti.
La sua opera comprende, oltre agli scritti strettamente scientifici nel campo della geologia e della paleontologia, anche un complesso di scritti nei quali la sua vita scientifica si apre ad una visione filosofica e religiosa, pubblicati tutti postumi e raccolti in 13 volumi tra il 1955 e il 1977.